
Volutamente, in senso provocatorio, ho titolato i Paesi utilizzando la lingua diversa dalla nazionale, per mettere in risalto la possibilità futura di maggior comprensione, scambio e assenza di barriere, integrazione sempre maggiore, unità tra le persone, movimento verso l’evoluzione culturale. Come volutamente ho rappresentato i Paesi con particolari pose dei corpi maschili. Per l’Italia ho scelto la bellezza, come emblema assoluto per l’arte e cultura del nostro Paese. Per la Gran Bretagna ho pensato a Lord Byron, quale nuotatore provetto e politico “mancato”, nonostante appartenete alla classe dei Lord, ma sicuramente grande intellettuale e poeta. Forse la GB si rispecchia in questa immagine, pensando anche alla Brexit, azione di debolezza e forza al contempo. Per la Francia, ho scelto una posa di difesa, di protezione, visti tutti gli attentati ultimi subiti dal Paese. E contemporaneamente faccio mostrare la potenza addominale della stessa. Per la Germania, il petto espresso, vigoroso, si mostra fiero e potente, ma i genitali stanno nascosti. Il tempo del III Reich è terminato, anche se il potere economico imperversa… ce la farà a mantenerlo? Osserviamo.
Corpi di uomini nudi, semplicemente per svelare che le guerre sono propriamente fatte di questa carne, che prima di venire smembrata dai colpi esplosivi di natura varia, hanno una identità carnale, una presenza reale. Non si tratta soltanto di numeri o nomi. No, l’uomo che è chiamato a combattere esiste, e, prima di degradare nello stato della guerra è giovane, forte e bello. Ma, al contempo fragile e ancora “bianco”, come il colore imperante delle opere, perché assente di tagli e colori di morte.
Corpi umani, che se li osserviamo anche da un punto di vista scientifico percorrendo le loro linee esterne o interne ci riportano alle linee di confine geografiche che disegnano i Paesi rappresentati.
Se ritorno alla Grande Guerra, quest’opera ne rappresenta i Paesi europei più grandi che ne furono coinvolti e i corpi, la carne che ne presero parte e vennero immolati e sacrificati in nome della stessa.
Se proiettassi SINE BELLUM a questo secolo successivo, a tale data, vorrei trasmette, che la potenza e maestosità di ogni paese può ESSERE, nel senso vero del verbo; come l’Essere potrà manifestarsi “nudo” per come la sua natura vuole e desidera e meglio si esprime.
Politico composto da quattro elementi, componibili e scomponibili a piacere. Trattasi di fotografie digitali (scatti personali), stampate su carta fotografica, incollate su carta di cotone trattata a resina e pigmento bianco, cucita a sua volta su tela finemente preparata. L’intervento postumo è stato realizzato con cucitore a macchina e smalto acrilico.
©Barbara Cappello