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A cura di: Barbara Cappello

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DILLO COL CORPO DELLA POESIA

5/2/2018

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Battiti di ali come petali di fiori ,
svolazzano tra le parole di Charles Baudelaire.
Scoprono, coprono, i delicati, sinuosi, rabbiosi, impertinenti movimenti dell'intimo femminile.
Illustrare la poesia di Baudelaire, è un viaggio mistico nelle trame di vesti che si desidera togliere e filmenti di seta con cui si anela coprirsi.
In questo lavoro ho illustrato "Il Serpente che Danza". Quale, se non questa poesia, la più simbolica per una profondità femminile?
Foto digitale stampata su carta di cotone, china, smalto acrilico e ricamo con filo oro metallico. Versi poetici manoscritti su carta pergamena-2018-
Misura 21 x 14,8 cm
Un corpo poetico, un verso abbinato.
©Barbara Cappello

"Quanto amo vedere, cara indolente,
del tuo bel corpo
come una stoffa danzante
lo splendore della pelle.

Sui tuoi folti e profondi capelli
dai forti profumi,
mare odoroso e vagabondo,
dalle onde azzurre e more

come si destano i vascelli
al vento del mattino
la mia anima sognante si prepara
a un cielo più lontano.

I tuoi occhi dove niente si rivela
nulla dolce e nulla amaro
son due gioielli freddi dove al ferro
si è unito l'oro.

A veder il tuo passo, la cadenza
bella d'abbandono,
sembri un serpente che danza
sulla cima sacra del bastone.

Sotto il peso della tua pigrizia
la testa di fanciulla
ondeggia con grazia
d'un bel elefantino,

e l tuo corpo si allunga e flette
come una caravelle dalle sue fiancate
strette, tra onde e schiume
nell'acqua i rami mette.

Come si gonfia per i ruscelli un fiume
dai ghiacciai grondanti,
quando l'acqua della tua voce
ti sale su tra i denti,

mi sembra di bere vino di Boemia,
amaro e vincitore,
cielo liquido che dissemina
stelle dentro al mio cuore".
- Il Serpente che Danza - C. Baudelaire
da: I Fiori Del Male, Salerno Editrice Roma 


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