“Pavimento di specchi”

[L]e pareti di specchio rimandano infinite volte la mia immagine. Ero stato rapito da me stesso? Una delle mie immagini proiettate per il mondo aveva preso il mio posto e m’aveva relegato al ruolo d’immagine riflessa? Avevo evocato il Signore delle Tenebre e questi mi si presentava sotto le mie stesse sembianze? Sul pavimento di specchio giace un corpo di donna, legato. È Lorna. Appena fa un movimento, la sua carne nuda dilaga ripetuta su tutti gli specchi.

Se una notte d’inverno un viaggiatore – Italo Calvino –

  • PAVIMENTO DI SPECCHI